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Da Cremona l’impegno delle Acli per colf e assistenti familiari

    UNISCITI alle Acli Colf per la pro­mozione dei diritti delle lavo­ra­trici e dei lavo­ra­tori ital­iani e stranieri che si occu­pano del lavoro di cura e dell’assistenza famil­iare!
    ADERISCI ad un movi­mento che si batte per la tutela di un wel­fare famil­iare che va incon­tro alle nuove esi­genze delle famiglie ital­iane e straniere!
    CONTRIBUISCI alle nos­tre rif­les­sioni per tute­lare chi cura e chi viene curato!
    Con­tatta la nos­tra SEDE NAZIONALE per avere mag­giori infor­mazioni o per indi­vid­uare la sede Acli Colf a te più vicina.

    Siena: Festa del tesseramento

      di Maria Chiara Sabato
      Mer­coledì 01 Giugno 2011 12:19
      mongolfiera-acliSi svolge il 5 giugno la Festa del tessera­mento 2011 delle Acli di Siena. L’appuntamento è alle 10.00 presso il cir­colo Acli “Il castagno” a Castag­noli in Chi­anti – Siena (Loc. Castag­noli 53010, Gaiole in Chianti).

      Ad aprire la gior­nata la tavola rotonda “Il ruolo dei cir­coli Acli sen­esi nei pic­coli paesi: un val­ore aggiunto per il bene comune”.
      Durante il dibat­tito si affron­ter­anno molti argo­menti: dell’opportunità di un bar all’interno di un cir­colo Acli, del ris­chio che i cir­coli scom­pa­iano per man­canza di gio­vani e di sol­i­da­ri­età sociale.
      Mod­era Paolo Grag­noli, vicepres­i­dente Acli Siena. Inter­ven­gono: Fed­erico Barni, pres­i­dente Acli Toscana, e Francesco Rossi, pres­i­dente Acli. Con­clude l’incontro Pier­paolo Napo­le­tano, respon­s­abile nazionale Acli per lo Sviluppo associativo.
      Dopo la tavola rotonda la pres­i­denza provin­ciale Acli con­seg­n­erà le targhe agli ex pres­i­denti di cir­colo del ter­ri­to­rio: «Un modo – spiega Francesco Rossi, pres­i­dente delle Acli Siena – per riconoscere il lavoro e l’impegno di chi ha fatto le Acli nella zona».

      IMMIGRAZIONE Ennesima tragedia nel Mediterraneo trovati 150 cadaveri al largo della Tunisia

        Si tratta di migranti che sper­a­vano di rag­giun­gere l’Europa a bordo di un bar­cone andato in avaria. La guardia costiera aveva tratte in salvo 570 per­sone, altre 200–270 risul­ta­vano disperse

        Ennesima tragedia nel Mediterraneo trovati 150 cadaveri al largo della Tunisia

        TUNISI — Cen­tocinquanta cadav­eri sono stati trovati al largo della costa tunisina. Si tratta di migranti che erano a bordo del bar­cone andato in avaria 1 durante la tra­ver­sata verso Lampe­dusa. La notizia è stata data da un fun­zionario dell’Onu.

        Ieri l’agenzia di stampa tunisina Tap aveva rifer­ito che 570 per­sone erano state tratte in salvo e altre 200–270 risul­ta­vano dis­perse. Arrivato a una ventina di chilometri dall’isola di Kerken­nah, il bar­cone si era trovato in dif­fi­coltà a causa di un guasto e del mare mosso. I profughi ave­vano cer­cato di rag­giun­gere alcuni pic­coli pescherecci e si erano accal­cati. La ressa ha fatto roves­ciare le imbar­cazioni e la guardia costiera tunisina era rius­cita a sal­vare soltanto una parte dei naufraghi.

        Finora 150 corpi di rifu­giati sono stati trovati al largo delle coste di Kerken­nah — ha detto Car­ole Laleve, fun­zionario dell’Alto com­mis­sari­ato Onu per i rifu­giati — Le oper­azioni di ricerca pros­eguono”. Sec­ondo la Mez­za­luna rossa tunisina, l’equivalente della Croce rossa, i cadav­eri recu­perati sono 123.

        L’Acnur for­nisce le cifre di quella che è una vera e pro­pria strage: sono oltre 1.500 in poco più di due mesi le per­sone par­tite dai porti libici e mai appro­date sull’altra sponda del Mediter­ra­neo. Queste stime si basano su tes­ti­mo­ni­anze di sopravvis­suti, par­enti delle vit­time e chia­mate rice­vute dalle imbar­cazioni impeg­nate nella traversate.

         

        2 giugno: Olivero, istituzioni democratiche ‘grande patrimonio comune’


          Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
          «Le elezioni ammin­is­tra­tive appena con­cluse hanno mostrato che la gente va a votare, esprime il pro­prio deside­rio di cam­bi­a­mento, sceglie autono­ma­mente anche smentendo le pre­vi­sioni e rompendo gli schemi con­sol­i­dati. Tutto ciò fa parte del grande pat­ri­mo­nio comune rap­p­re­sen­tato dalle isti­tuzioni demo­c­ra­tiche. Isti­tuzioni che il 2 giugno fes­tegger­emo e che dovremmo sem­pre tutti quanti rispettare e onorare».

          Così il pres­i­dente nazionale delle Acli, Andrea Oliv­ero, com­menta le immi­nenti cel­e­brazioni della Festa della Repub­blica, anche alla luce della recente tor­nata elet­torale. Il pres­i­dente delle Acli parteciperà al tradizionale Rice­vi­mento nei Gia­r­dini del Quiri­nale orga­niz­zato dal Pres­i­denza della Repubblica.

          «La ricor­renza del 2 giugno – afferma Oliv­ero – è un val­ore per tutti i cit­ta­dini e allo stesso tempo un richi­amo alla respon­s­abil­ità per­son­ale e col­let­tiva, all’impegno civile, alla parte­ci­pazione attiva alla vita demo­c­ra­t­ica. L’auspicio è che i cit­ta­dini pos­sano dimostrare la loro pas­sione per il bene comune e le isti­tuzioni demo­c­ra­tiche a par­tire dai prossimi ref­er­en­dum del 12 e 13 giugno».

           

          2 giugno, il messaggio di Napolitano “Italia in difficoltà ma merita fiducia”

            Roma blin­data per la parata ai Fori impe­ri­ali. Pre­senti 30 capi
            di Stato. Fis­chi per Berlusconi

            Un coro di fis­chi ha accolto il pres­i­dente del Con­siglio, Sil­vio Berlus­coni, al suo arrivo all’Altare della Patria per le cel­e­brazioni del 2 giugno in occa­sione del 150.mo dell’Unità d’Italia. Subito dopo da una parte del pub­blico in attesa è però par­tito anche un applauso verso il pre­mier. Un caloroso bat­ti­mano invece per il pres­i­dente della Repub­blica, Gior­gio Napoli­tano, men­tre con il min­istro della Difesa, Ignazio La Russa, pas­sava in rassegna un reparto inter­forze. Il capo dello Stato ha reso omag­gio al milite ignoto.

            In una Roma, di fatto, blin­data, con l’impiego di circa 2.500 uomini delle forze dell’ordine e ingenti mis­ure di sicurezza per la pre­senza di 30 capi di Stato e 450 autorità con­sid­er­ate ”a ris­chio”, dal punto di vista della pro­tezione, si svolge la tradizionale sfi­lata del 2 giugno alla pre­senza del pres­i­dente della Repub­blica, Gior­gio Napoli­tano e delle più alte cariche dello Stato. Una parata mil­itare, che, quest’anno, riveste una par­ti­co­lare impor­tanza e solen­nità per la con­comi­tante cel­e­brazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Tra le autorità ci saranno sul palco allestito in Via Dei Fori Imm­pe­ri­ali anche il vicepres­i­dente amer­i­cano, Joe Biden, i reali di Spagna e il pres­i­dente russo Medvedev.

            Un enorme Tri­col­ore sul Colosseo fa da sfondo, a via dei Fori Impe­ri­ali, alla sfi­lata delle bandiere che ha dato il via alla Festa della Repub­blica. La parata mil­itare è arti­co­lata su tre set­tori e avrà una durata di 80 minuti: sfil­er­anno 161 bandiere e medaglieri, 5.239 mil­i­tari, 460 civili, 216 quadru­pedi, 196 mezzi di varia tipolo­gia e 9 veliv­oli. A pre­messa della parata con cui la Repub­blica ital­iana cel­e­bra oggi il 65° anniver­sario, hanno sfi­lato cinque Tri­col­ori che rap­p­re­sen­tano l’evoluzione del ves­sillo attra­verso un cam­mino di 214 anni, nonchè il Tri­col­ore di Oliosi, sim­bolo per eccel­lenza dell’unità d’Italia e del sen­ti­mento patri­ot­tico. A seguire il set­tore storico, che rac­con­terà le orig­ini dello Stato uni­tario, le guerre di indipen­denza, la grande guerra, la sec­onda guerra mon­di­ale e la Lib­er­azione attra­verso le tradizioni, le gesta e le uni­formi d’epoca di Esercito, Marina, Aero­nau­tica, Cara­binieri e di tutti gli altri corpi armati e non dello Stato.

            Il sec­ondo set­tore sarà invece ded­i­cato alle mis­sioni inter­nazion­ali cui le forze armate ital­iane parte­ci­pano in tante regioni del mondo, dall’Africa all’Europa, dal Medio Ori­ente all’Asia e all’America. Saranno pre­senti anche reparti in rap­p­re­sen­tanza di Nazioni che hanno oper­ato e che tut­tora oper­ano a fianco dei nos­tri mil­i­tari all’estero, nonchè 35 Gruppi Bandiera di paesi amici e alleati. Il terzo set­tore, in cui è arti­co­lata la parata, vedrà invece pro­tag­o­niste eccel­lenze e speci­ficità ital­iane, con la sfi­lata di reparti d’elite, alta­mente spe­cial­iz­zati e mezzi d’avanguardia dell’industria nazionale.

             

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